domenica, dicembre 03, 2006

Scelte di Vita...

C'era una volta un menestrello, all'anagrafe Stephen Demetre Georgiou, nato in terra londinese ma venuto con la famiglia da lontano, con il dono della musica e della leggerezza nel pensiero.
A cavallo tra i stracitati anni '60 e '70, la Dea dell'ispirazione gli regalo' e ci regalo' perle di rara e inconfondibile bellezza. Wild world , Morning has broken, Sad Lisa, Father and son, mirabile dialogo tra padre e figlio, e molte altre magnifiche melodie tra le corde di chitarre acustiche sempre piu' presenti. Il mondo musicale lo ribattezzo' Cat Stevens , per via di quegli occhi da gatto sornione. E così vennero i primi concerti, ma anche una brutta malattia e lunghi momenti di riflessione, e poi il successo, la fama, i soldi...ma il vuoto dentro...Poi un giorno , come spesso capita nella vita, il bivio...il cambio di rotta, arrivato nel modo piu' drammatico e imprevedibile. La voglia di una nuotata nelle fredde acque del pacifico, nell'esclusiva spiaggia di Malibu, una corrente troppo forte, propro come nella vita, e un grido di panico e preghiera al cielo, e la promessa solenne"Dio, se mi salvi lavorerò per te " In quell'istante un'onda potente lo solleva e lo scaraventa verso la riva. Potere " divino"? Non sta a me dirlo, fatto sta' che da quel momento il " nostro" comincio' ad interessarsi a quel "qualcosa" di superiore a cui poi inseguito dedichera' la sua vita.
Nn importa che quel "qualcosa" fosse Maometto, la rotta cambio' verso quella direzione e fu giusto così per lui e per la ricerca di quello che 40 mili0ni di dischi e sold out non gli diedero. Stephen non c'era piu', come Cat e i suoi occhi di gatto...a Yusuf Islam spettava continuare il cammino con un bagaglio pieno e importante dentro da regalare, proprio come in quella canzone, a i suoi figli. Per 30 anni si sono solo sfiorati, ora in omaggio a Stephen e Cat, Yusuf torna dedicando loro tutto il suo animo leggero in musica. Le chiamiamo "scelte di vita", forse banalizzando, cambiare rotta, spingersi aldila' del gia' scritto, ribellarsi al " va come deve andare", riempire le valige di speranze e sogni da toccare con mano.Lasciare un lavoro, una situazione stanca, non tanto per farlo ma per sentirsi "vivi". Mille e nessuna le ragioni, uno differente dall'altra...andare in cerca del vento. Dedicato a me e a tutti quelli che "cercano" senza la certezza di trovare.
..." Non seguire il sentiero gia' segnato; va', invece, dove non vi e' alcun sentiero,...e lascia una traccia ."


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