martedì, maggio 22, 2007

GIOVANNI FALCONE,UN EROE MODERNO


GIOVANNI FALCONE,UN EROE MODERNO.

Capaci 23 Maggio 1992 , dove e quando le speranze,senso di giustizia,orgoglio e patriottismo per questa piccola grande Italiuccia furono disintegrate con infamia e terrore provocando un profondo senso di vuoto insanabile in tutti coloro che in qualcosa ancora credevano. Quel tragico 23 Maggio del 1992 ci mostra e conferma come l'eroismo a volte non paga e come certi uomini hanno qualcosa in piu' di altri,qualcosa di speciale che li rende unici quasi onnipotenti. Uno di loro era Giovanni Falcone,magistrato siciliano che ha pagato con la sua propria vita l'essere devoto a compiere quello che era giusto compiere seguendo con attenzione e perseveranza non solo i suoi principi professionali saldi e ben radicati ma anche considerando l'esigenze che l'onesto cittadino italiano meritasse. Come diceva lui,l'eroe moderno,la mafia e' una organizzazione criminale creata da essere umani che puo' essere sconfitta,non e' qualcosa di mistico,non e' qualcosa di invincibile. Giovanni Falcone e' cosa di bello l'Italia ci ha dato e tolto in questi anni,il suo ricordo rimarra' indelebile in tanti e tanti cuori ancora frantumati e sensibili al ricordo di quella esplosione di quel maledetto sabato pomeriggio su quella maledetta autostrada dove tutto fini'. Oggi ricordiamo il quindicesimo anniversario della sua morte,della morte di quel personaggio serio,composto,mai eccessivo,lavoratore instancabile,caparbio e determinato ma anche giocherellone,affabile,sorridente ed amicone. Oggi ricordiamo con affetto,lacrime e tanta rabbia questo Eroe dei giorni nostri, la cui memoria non morira' mai e questa e' una di quelle cose che non potranno mai squallidamente farci saltare in aria. Un abbraccio a te caro Giovanni , Cavaliere della Pace ancora a te Eroe Moderno.

Alex da Vancouver

Ricordo bene quei giorni, il vuoto, il senso di nullita', di assurda vigliaccheria.

Forse l'errore piu' grande pero', perche' molte coscienze dopo quel giorno nn sono state piu' le stesse. Certo tutto visto da lontano, perche' chi vive quotidianamente la "mafia", ha vissuto quei tragici attentati di quell'estate in maniera, posso immaginare, devastante. Tutte le speranze della parte buona e vera della Sicilia, sembravano essersi fermate in quel tratto d'autostrada nel sacrificio di tante preziose vite umane. La Sicilia pianse e non solo, perche' il cancro della mafia, e cosi' radicato e vasto che nn lo possiamo nemmeno credere, e molto tempo ancora ne passera' affinche' possa estinguersi . Falcone e Borsellino, due simboli della coscienza che vogliamo, del senso di giustizia che tanto manca a questo paese. E come loro tante altre vite perse in questa assurda guerra di potere e denaro, autorizzata da certa politica a cui non rimane altro che cercare di sistemare le proprie convenienze e le proprie tasche.

Sento ancora quella voce pacata e misurata, ripetere durante un intervista, che " la mafia e' un fenomeno umano e come tale e' destinato a concludersi " , e ancora una volta voglio credere che quel tempo sara' stato piu' breve perche' coscienze come la tua ci hanno aiutato a crescere e combattere, grazie Giovanni , grazie Paolo, non vi dimenticheremo mai.

Max


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