

Era la meta' degli anni 70' e
nell'Italia delle disillusioni, irrompevano con tutta la la disarmante rappresentazione Monicelliana, questo gruppo di "Amici miei" , che segneranno un momento indelebile nella memoria di tutti noi. Chi non avrebbe voluto avere, nel reale, la vicinanza di persone di straripante e goliardica anima. Del film sappiamo tutto, e per tutti coloro che lo hanno amato e lo ameranno sempre, e' d'obbligo salutare i suoi "crociati della risata". Il Conte"Ugo Tognazzi"Mascetti e le sue amabili miserie, il Gastone Moschin "Melandri"e i suoi amori appassionati, il Duilio Del Prete "Necchi", il Dott. Sassaroli Adolfo Celi e la sua "scientifica" goliardia, e infine il Perozzi Philippe Noiret Italiano, dico Italiano perche' pur non essendolo l'ho sempre sentito vicino alla nostra cultura, e alle nostre debolezze italiche. Non a caso anche Proiezonista nel "Cinema Paradiso " di Tornatore, o Poeta nel "Postino" accanto "all'ultima"di Massimo Troisi. Tutti film premiati con l'Oscar, ma non e' questo che ci interessa, quello che conta e questi "grandissimi dispensatori di emozioni" ci abbiano lasciato tante tracce nelle nostre memorie. Questo il mio grazie, in particolar modo a chi ormai stara' combinando chissa' quale divertente scherzo, magari stara' facendo la "Supercazzola" lassu' da qualche parte. Arrivederci Perozzi, Conte Maschetti, Sassaroli e Necchi e grazie ancora!
«Che cos'è il genio? È fantasia, intuizione, colpo d'occhio e velocità di esecuzione.» (Il Perozzi) " ma poi e' proprio obbligatorio essere qualcuno? " Conte Mascetti...
1 commento:
Come sanno tutti gli amanti del cinema Italiano,la commedia e' il nostro cavallo di battaglia da sempre.Il cinema Italiano ha saputo offrire nell'arco degli anni risate intelligenti ,una satira a volte malinconica,riflessiva,profonda e incredibilmete buffa allo stesso tempo.
Se si riesce ad ottenere tutto cio' in meno di 2 ore di pellicola e riconoscersi in almeno alcuni dei personaggi coinvolti con le loro bizzarre storie beh!!!!siamo di fronte a qualcosa che ci appartiene,alle nostre origini,alle nostre radici.
Potrei semplificare tutto cio' che ho appena citato in "Amici Miei" e all'intera trilogia che personalmente mi rende fiero ed orgoglioso di essere Italiano...(che bella era l'Italia di quei tempi...quasi romanzesca).
Onoriamo questo "Italian Cult"a cui molti e molti registi di oggi ne prendono spunto a volte mostrando lontane copie sbiadite.
Alessandro
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